„Veli Buoh“ – crocefisso romanico, XII secolo
Questa regione e da sempre un'area d'incontro di popoli e di civilta che hanno lasciato da loro impronta in ogni cittadina, in ogni villaggio, ciascuno con le proprio caractteristiche inimitabili...
Grande crocefisso romanico dipinto (altezza 433 cm, larghezza 220 cm), conosciuto tra la popolazione locale come “Veli Buoh” (grande Dio) oppure “Veli Kriz” (grande crocefisso). Secondo la leggenda arrivò galleggiando dall’Italia, il 3 maggio, che si festeggia già da secoli in modo particolare con una processione dalla chiesa parrocchiale di S. Nicolò fino al luogo del ritrovamento (Kel Kriza, sopra la baia Pot Tarnak). Probabilmente la nave che trasportava il crocefisso naufragò nelle vicinanze di Sansego ed il crocefisso fu portato dal mare fino a terra. Un’altra leggenda, secondo cui Sansegoti ridussero la porta d’entrata della chiesa per impedire al vescovo di Ossero di trafugare il crocefisso, non ha mai trovato alcun riscontro nella realtà. Il crocefisso risale al XII secolo,e rappresenta in maniera tipicamente romanica il Cristo crocefisso - vivo, dagli occhi aperti e senza segni di sofferenza, che regna dalla croce e vince la morte. Durante il restauro nel 1964 si riscontrò che tutte le parti del crocefisso, tranne le mani e le gambe fino alle ginocchia sono originali.